La linfopenia è un fattore di rischio per la progressione di aterosclerosi subclinica nei pazienti con lupus eritematoso sistemico a insorgenza giovanile
L’obiettivo di uno studio longitudinale è stato quello di caratterizzare i fattori di rischio aterosclerotico nella progressione dell'aterosclerosi subclinica nei pazienti con esordio giovanile di lupus eritematoso sistemico.
Sono stati coinvolti 76 pazienti. Le loro carotidi sono state esaminate usando ecografia al basale e alle visite di follow up ad intervalli di 6 mesi in un periodo di studio di 6 anni.
L'età media dei pazienti al basale era di 15.01 anni e la durata media della malattia media era di 2.65 anni.
La durata media del follow-up è stata di 3.74 anni.
Lo spessore medio dell’intima media delle arterie carotidee comuni differiva significativamente tra il gruppo di pazienti e di controllo ( n=38 ) ( 0.63 vs 0.54, p<0.001 ).
La presenza di linfopenia alla diagnosi e al basale e i maggiori livelli di creatinina sierica e di proteina C-reattiva ( PCR ) al basale sono risultati positivamente associati alla progressione dello spessore dell’intima media carotidea ( p=0.006, p=0.043, p=0.037 e p=0.049, rispettivamente ).
All'analisi multivariata, solo la linfopenia al basale e al momento della diagnosi risultavano sempre associate alla progressione dello spessore dell’intima media carotidea ( p=0.012 e p=0.045, rispettivamente ).
Dallo studio è emerso che nei pazienti con lupus eritematoso sistemico ad esordio giovanile sono presenti alcuni fattori di rischio non tradizionali per la progressione di aterosclerosi subclinica.
La linfopenia è risultata essere l’unico fattore di rischio indipendente per la progressione dello spessore dell’intima media.
Sono necessarie ulteriori indagini per chiarire il meccanismo patogenetico. ( Xagena_2009 )
Huang YL et al, Arthritis & Rheumatism 2009; 60: 3766-3775
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