Artrite reumatoide: opzioni terapeutiche in caso di insuccesso degli antagonisti del TNF


Nonostante la comprovata efficacia, il 30% circa dei pazienti trattati con gli anti-TNF disponibili in commercio è costretto a sospendere il trattamento a causa di una risposta inadeguata ( per inefficacia primaria, quando il paziente non abbia mai risposto alla terapia, oppure secondaria, nel caso in cui l’efficacia si sia persa con il tempo, o ancora perché la risposta ottenuta è parziale ) o per eventi avversi.

Nella pratica clinica, le strategie per gestire tali pazienti includono l’incremento del dosaggio, che tuttavia non sembra essere particolarmente efficace, lo switching verso un altro antagonista del TNF ( alternativa possibile per le differenze di struttura e meccanismo d’azione tra i diversi anti-TNF ), o l’utilizzo di bersagli terapeutici diversi.

Lo switching tra antagonisti del TNF è molto praticato: i dati provenienti da una ampia casistica del registro inglese hanno mostrato che la maggior parte dei pazienti trattati con un altro anti-TNF dopo il fallimento del primo ha proseguito la terapia con il secondo farmaco nel periodo di follow-up, e che le ragioni di una inadeguata risposta al secondo antagonista erano analoghe a quelle del primo fallimento.
Tali dati sono in accordo con quanto osservato in una nostra casistica in cui i pazienti sono stati seguiti longitudinalmente per 8 anni.

L’utilizzo di farmaci dotati di un meccanismo d’azione diverso rispetto a quello del blocco del TNF è giustificato dal fatto che la patogenesi dell’artrite reumatoide è molto complessa e coinvolge numerosi mediatori.
C'è disponibilità di farmaci capaci di modulare la co-stimolazione dei linfociti T ( CTLA4 Ig, Abatacept ), di bloccare i linfociti B ( anticorpo monoclonale chimerico anti-CD20, Rituximab ) e di inibire l'interleuchina 6 [ IL-6 ]( anticorpo monoclonale umanizzato antirecettore dell’IL-6, Tocilizumab ), e tutti hanno dimostrato la loro efficacia in studi clinici randomizzati e controllati, soprattutto in associazione con il Metotrexato. ( Xagena_2011 )

Fonte: Università di Roma, 2011

Xagena_Medicina_2011