Infezione cronica da virus dell'epatite C e artrite


Sebbene il coinvolgimento articolare asintomatico e le artralgie siano frequenti nei pazienti con infezione cronica da virus dell'epatite C ( HCV ), una forma vera di artrite interessa solamente il 4% dei pazienti.

L’artrite HCV-correlata si distingue di solito in due sottogruppi clinici: una più frequente poliartrite simmetrica, simile all’artrite reumatoide ma molto meno grave, e una mono-oligoartrite intermittente che coinvolge articolazioni di medie e grandi dimensioni, principalmente la caviglia.

Quest’ultimo sottoinsieme è strettamente correlato alla presenza di crioglobulinemia mista indotta dal virus HCV e alle sue manifestazioni cutanee, in particolare porpora.

Gli anticorpi anti-CCP ( anti-peptide citrullinato ciclico ) sono considerati molto utili nel differenziare il sottoinsieme di poliartrite simmetrica dall’artrite reumatoide.

Il trattamento dell’artrite correlata al virus HCV è ancora in gran parte empirico. Per il controllo parziale o completo dei sintomi sono utilizzati gli inibitori selettivi Cox-2 ( coxib ), farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ), corticosteroidi a basso dosaggio, Idrossiclorochina e meno frequentemente Metotrexato e Penicillamina.

Sulla base di recenti studi, la somministrazione di Ciclosporina sembra essere sufficientemente sicura.

La natura scarsamente aggressiva dell’artrite correlata ad HCV non favorisce l'uso di farmaci anti-TNF.

La specifica terapia anti-virale ( Interferone-alfa più Ribavirina ) deve essere valutata accuratamente, perché l'Interferone-alfa può indurre lo sviluppo o il peggioramento di alcune malattie autoimmuni HCV-correlate, tra cui l'artrite. ( Xagena_2008 )

Palazzi C et al, Autoimmun Rev 2008; 8: 48-51



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