Non c'è correlazione tra farmaci antireumatici biologici modificanti la malattia e rischio di mieloma multiplo
Uno studio caso-controllo annidato ha preso in esame 287 casi di mieloma multiplo e confrontati con 2.760 controlli all’interno di una coorte retrospettiva di 56.886 soggetti trattati per artrite reumatoide, artrite psoriasica o spondilite anchilosante tra il 2009 e il 2015, usando il database Truven MarketScan.
I casi e i controlli sono stati appaiati in base a età, sesso e indicazione reumatica.
Nessuna associazione tra qualsiasi farmaco antireumatico biologico modificante la malattia ( bDMARD ), rispetto a non aver mai usato alcun bDMARD, e rischio di mieloma multiplo.
È stato osservato un rischio inverso di mieloma multiplo tra l’uso sia di farmaci antireumatici modificanti la malattia sintetici convenzionali ( csDMARD ) con aggiunta di bDMARD e l’uso di soli DMARD sintetici convenzionali ( odds ratio, OR=0.52; IC 95%, 0.30–0.88 ).
Nelle analisi di sottogruppo l’uso di un singolo bDMARD, rispetto a non aver mai fatto uso di bDMARD, ha evidenziato: a) una associazione inversa con l’uso di Etanercept ( OR=0.55; IC 95%, 0.30–1.02 ), al limite della significatività; b) una associazione positiva con Tocilizumab ( OR=4.33; IC 95%, 1.33–14.19 ), ma con un ampio intervallo di confidenza.
Dallo studio in una coorte di quasi 60.000 pazienti, chi assume farmaci antireumatici biologici modificanti la malattia per malattie reumatiche non è a maggior rischio di sviluppare il mieloma multiplo. ( Xagena_2020 )
Fonte: International Journal of Cancer, 2020
Xagena_Medicina_2020