Etanercept ( Enbrel ) e Metotrexato sono efficaci nel trattamento dell'artrite reumatoide, ma non esistono dati sull'uso combinato.

Gli Autori hanno voluto verificare l'efficacia del trattamento combinato , Etanercept e Metotrexato rispetto alla monoterapia nei pazienti affetti da artrite reumatoide.

A 686 pazienti con artrite reumatoide sono stati somministrati 25mg di Etanercept ( per via sottocutanea 2 volte alla settimana ) e Metotrexato per os ( fino a 20 mg alla settimana ) o la combinazione dei due farmaci.

La risposta clinica è stata valutata mediante i criteri dell'American College of Rheumatology (ACR).

L'end point primario di efficacia era l'area sotto la curva ( AUC ) dell'indice numerico dell'ACR ( ACR-N AUC ) dopo le prime 24 settimane.

L'end point primario radiografico era invece il cambiamento dal basale a 52 settimane nel danno totale alle articolazioni , valutato mediante il punteggio di Sharp modificato.

L'analisi è stata fatta sui dati di 682 pazienti.

L'ACR-N AUC a 24 settimane è risultato più alto per il gruppo sottoposto a terapia di combinazione rispetto al gruppo trattato con il solo Etanercept e con il solo Metotrexato ( 18.3% versus 14.7% e 12.2%, rispettivamente ).
La differenza media di ACR-N AUC tra la terapia combinata ed il solo Metotrexato è stata di 6.1 e tra l'Etanercept e il Metotrexato è stata di 2.5.
Il trattamento combinato si è mostrato più efficace rispetto al trattamento con i singoli farmaci nel ritardare i danni articolari ( il punteggio totale medio di Sharp è stato -0.54 versus 2.80 e 0.52 , rispettivamente ).
La differenza media nel punteggio totale di Sharp fra il trattamento combinato e quello con il solo Metotrexato è stata -3.34 e tra Etanercept e Metotrexato -2.27.

Il numero di pazienti che hanno riportato infezioni o eventi avversi è stato simile in tutti i gruppi.

Lo studio ha dimostrato che la terapia combinata Etanercept + Metotrexato si è dimostrata più efficace rispetto al trattamento con i singoli farmaci nella riduzione dell'attività di malattia, nel miglioramento della disabilità funzionale e nel ritardo della progressione della patologia, riscontrata mediante esame radiografico. ( Xagena_2004 )

Klareskog L et al, Lancet 2004; 363: 675-81



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